È l’appuntamento sportivo più importante di questa estate per il territorio dell’Altopiano, che si è trasformato per alcuni giorni nella capitale 2014 dell’orienteering e che ha richiamato schiere di appassionati di questa disciplina che sta acquisendo negli ultimi anni sempre maggiore popolarità. Sono sbarcati per la prima volta in Italia, dal 5 al 13 luglio, il World Orienteering Championship (WOC) e il World Trail Orienteering Championship (WTOC). Una settimana ricca di azione e di passione sportiva in alcune delle zone più belle dal punto di vista paesaggistico e naturalistico in Veneto e Trentino. Si sono tenute gare non solo sull’Altopiano di Asiago, ma anche sui terreni della laguna di Venezia, a Folgaria, Lavarone e Luserna e nella città di Trento. E durante la settimana di gare gli appassionati hanno avuto l’opportunità di correre negli stessi percorsi degli atleti grazie al Five Days of Italy 2014, l’evento aperto a tutti che si è trasformato in una splendida esperienza sportiva ma anche turistica. Il comprensorio altopianese, infatti, dispone di un patrimonio unico al mondo: oltre 100 chilometri quadrati di foreste alpine cartografate, vere e proprie “palestre naturali” per chi pratica questo sport e luoghi incantevoli alla vista e ricchi di attrattive per gli accompagnatori degli atleti che hanno potuto godere anche della permanenza nel territorio.
LE REGOLE Data l’asperità dei tracciati, quasi mai battuti, l’Orienteering è sport di grande concentrazione e resistenza fisica, in cui gli orientisti gareggiano attraverso percorsi non segnati, muniti solamente di carta topografica e bussola, nell’intento finale di raggiungere il traguardo nel minor tempo possibile dopo essere transitati in un ordine prestabilito lungo tutti i punti di controllo, detti “lanterne”.
IL TRAIL-O Oltre alla classica “corsa orientamento” esiste la disciplina del TRAIL-O, che si rivolge a concorrenti con scarsa mobilità e a persone disabili. In questo caso sono ammesse diverse tipologie di assistenza agli orientisti: dalle sedie a rotelle sia manuali che automatizzate, ai supporti per camminare. Ovviamente la velocità e il tempo nel percorrere il tracciato non vengono presi in considerazione nel TRAIL-O. La classifica finale viene stilata in base al punteggio acquisito nel riconoscimento corretto e segnalazione delle varie lanterne.
LA STORIA Le origini dell’Orienteering si ritrovano nel mondo militare, dove l’abilità nel muoversi in ambienti esterni difficili è da sempre elemento centrale in ogni addestramento e scuola militare. La prima competizione internazionale, cui presero parte le nazionali di Svezia e Norvegia, ebbe luogo nel 1932 in Norvegia. Da allora la disciplina dello Sport Orientamento cominciò ad essere esportata nel resto d’Europa e, dopo la seconda guerra mondiale, anche nel resto del mondo. In Italia le prime gare di Orientamento si tennero nel 1974 in Val di Non (Trentino) e da allora lo sport si è diffuso in ogni regione del nostro paese, dove oggi si contano ben 450 impianti sportivi omologati.
L’EQUIPAGGIAMENTO Oltre alle proprie capacità “naturali” nell’orientarsi in ambienti esterni e spesso impervi, i praticanti di orienteering fanno uso di un equipaggiamento specifico. La bussola è dotata di un ago che indica il nord magnetico e una base trasparente che permette la più facile lettura della mappa. Viene legata al polso con un cordino in modo che l’atleta possa tenere comodamente in mano sia la bussola che la carta. Le carte topografiche sono speciali mappe in scala variabile, a seconda delle categorie (da 1:4000 fino a 1:15000), con dettagliate informazioni relative al terreno su cui si svolge la gara. Ogni informazione necessaria all’orientista viene illustrata con speciali colori e simboli convenzionali, unificati in tutto il mondo. Sulle carte sono riportati anche i punti di controllo, o lanterne, su cui transitare. Per quanto riguarda l’abbigliamento, gli atleti indossano una tuta in materiale leggero e impermeabile e scarpe dotate di suole antiscivolo che consentono la massima tenuta su ogni tipo di superficie.