L’IMMAGINE SEGRETA SI RIVELA…ANCORA
Inaugurata il 15 febbraio, la mostra dell’artista algerino Abdallah Khaled, dal titolo “L’immagine segreta”, è stata prorogata
al 13 settembre. Irresistibile per gli occhi, che ne restano attratti dalle forme astratte e dai colori fortemente evocativi ed atmosferici.
Varcata la soglia del Museo “Le Carceri” di Asiago, si trova un ensemble di olii, acrilici e tecniche talmente varie e ricche di suggestioni a profilare la lunga carriera artistica e il profondo vissuto del maestro algerino naturalizzato italiano. Un viaggio introspettivo, alla scoperta dell’estrema sensibilità e dell’enorme bagaglio culturale che dal 1980 il pittore Khaled porta con sé attraversando l’Europa, gli Usa e l’estremo Oriente, respirandone le influenze dei più grandi esponenti, la cultura, le tradizioni. Perché le sue opere vanno oltre l’estetica, sono ponte tra le varie culture. L’artista algerino raffigura nelle sue opere un singolare intreccio di figure umane e animali, impreziosendole e caratterizzandole con l’inserimento di pezzi di tessuto e tela di juta,
adoperando la tecnica del collage. Nella sua pittura si ritrovano le ricerche formali delle più avanzate tendenze artistiche occidentali,
insieme ai valori espressivi dei suoi luoghi d’origine. La sua espressione artistica racchiude tutta l’esperienza accumulata nel corso degli anni e attraverso i suoi viaggi, sino a quello più importante, a Venezia, all’Accademia di Belle Arti sotto la guida del maestro Emilio Vedova. Ma non solo dalla pittura è caratterizzato il suo percorso formativo. Khaled apprende le tecniche della scultura per poi dedicarsi alla ceramica nella bottega di Giancarlo Scarpin.